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Un esempio per tutti.

In questo post voglio riportare alcune foto che ho scattato Sabato, ad un quadro, all'Istituto Duchenne.
Nel quadro c'erano delle lettere e alcune foto.
In pratica si trattava dei ringraziamenti che un allievo dell'Istituto faceva a tutti le persone che lavorano nell'Istituto stesso ed in particolare al suo Maestro Danilo (che tra l'altro è uno dei miei Maestri) e della risposta che Danilo ha dato al suo allievo.
La persona in questione è un signore di 74 anni, grande sportivo, che partecipa a manifestazioni sportive come per esempio Gran Fondo o Maratone o fa immersioni subacquee.
Questa è la lettera che questo signore ha scritto a Danilo. Spero riusciate a leggerla.







Mentre questa è la risposta che Danilo ha dato al suo allievo.







E queste sono solo alcune delle manifestazioni sportive a cui ha preso parte questa persona.







Ed ecco il quadro nel suo insieme. Purtroppo l'immagine non è delle migliori.







A chi mi dice che la ginnastica non serve o è noiosa o che noi (inteso come gruppo di studio dell'Istituto Duchenne) siamo contro lo sport, gli consiglio di guardare bene questo post e leggere attentamente la lettera che ha scritto questo signore al suo (e mio...) Maestro Danilo.

A presto.

Convegno di aggiornamento.

Sabato 24 e Domenica 25 Settembre presso l'Istituto Duchenne riparte l'anno accademico che si apre con il Convegno di aggiornamento "GINNASTICA E MAL DI SCHIENA.
Questo il programma del Convegno:
- Anatomia normale e patologica della colonna vertebrale
- Fisiologia dei movimenti della colonna vertebrale
- Patologia: classificazione delle cause del Mal di Schiena
- Stenosi rachidea: casi ed esperienze
- Spondilolistesi: casi ed esperienze
- Instabilità vertebrale: casi ed esperienze
- La Ginnastica Correttiva secondo le Tecniche I.D. nelle forme di Mal di Schiena paramorfiche
- La Ginnastica Medica secondo le Tecniche I.D. nella patologia della colonna vertebrale
- Discussione

La mia relazione riguarderà l'INSTABILITÁ VERTEBRALE e sarà oggetto di una caso di un ragazzo che ho seguito io in palestra e visitato dal Prof. Marco Pecchioli.
Chi fosse interessato può ancora iscriversi telefonando alla segreteria dell'Istituto Duchenne.

Ognuno deve essere libero di pensarla come gli pare.

Ognuno deve essere libero di pensarla come gli pare, diceva un folto gruppo di persone che voleva sostenere un Tizio che, litigando con un altro, affermava che non è affatto vero che buttandoci di sotto dalla cima del campanile di Giotto, si muoia sul colpo sfracellandoci al suolo.
Ognuno deve essere libero di pensarla come gli pare e non è giusto - ribadivano quelle persone - che quell'Altro pretenda di imporre arrogantemente la propria opinione ed anzi trattenga addirittura con la forza, per un braccio, quella Ragazzina che vuole buttarsi di sotto.
Tu devi lasciarla fare, devi lasciarla libera di fare quello che le piace, perché buttarsi dal campanile di Giotto - insisteva quel Tizio - è un'esperienza anch'essa, dalla quale, chi la prova, può imparare tante cose che gli saranno utili per tutto il resto della vita. Ma come è possibile morire...che cosa c'entra "schiantarsi al suolo"...ma chi l'ha detto...Dove sta scritto...!?Non è affatto provato ed anche se fosse successo qualche volta, ciò sarebbe accaduto rarissimamente e per sbaglio di qualcuno, o forse i giornali avrebbero gonfiato a dismisura l'accaduto per cui, un banale graffio, sarebbe diventato un suicidio...
Ha ragione - ribattevano le persone per dar manforte a Tizio - ognuno ha il diritto di pensarla a modo suo ed è veramente assurdo e vergognoso che al giorno d'oggi esistano ancora delle persone così retrive, prepotenti e facinorose che vogliono a tutti i costi imporre agli altri la propria idea...e quel che è peggio, cerchino di inculcarla ai bambini e li plagino senza che essi se ne possano accorgere.
Bisogna rispettare le opinioni di ogni persona.
Ad ogni individuo deve essere garantita la propria identità. Ma soprattutto bisogna rispettare la libertà di ognuno - insistevano quelle persone.
Quell'Altro che aveva all'ultimo momento quella ragazzina per un braccio si sentì così isolato a sostenere la sua intuizione che dovette lasciarla andare.
La Ragazzina cascò di sotto e si sfracellò al suolo.
Allora Tizio disse: come facevo io a sapere che sarebbe morta...?
Una di quelle persone filmò tutto il volo di quella disgraziata e andò a proporre l'acquisto della pellicola alla televisione privata che le offriva più soldi; un'altra persona telefonò a suo zio che aspettava da un anno che capitasse un cuore per il trapianto; un'altra persona ancora, era un giovane studente di medicina che voleva imparare a mettere i punti; un'altro era un impresario delle pompe funebri e cercò nelle tasche del vestito della Ragazzina il numero di telefono di casa sua per far conoscere la sua ditta ai suoi genitori; un altro era un sadico che godeva del male altrui; poi c'erano anche diversi delinquenti comuni, ladruncoli, drogati, ubriaconi, travestiti, qualunquisti, menefreghisti, eccetera; un altro ancora era un imbecille che passava di lì e che diceva sempre quello che tutti dicevano.
Poi arrivò una persona che aveva studiato molto e che conosceva molte cose e disse: "In molti casi non sappiamo ancora che cosa sia bene e che cosa sia male; in altri casi è molto difficile stabilirlo, ma ci si può arrivare; in altri casi ancora, le cose sono già conosciute ed oggi, per esse, sappiamo già che cosa è bene e che cosa è male. Per fortuna questo è un settore che col progredire delle conoscenze si espande sempre di più ed in questi casi ormai studiati, non si può più né discutere, né opinare: sappiamo".
Intanto la Ragazzina era già morta per sempre.



Marco Pecchioli.

Un caso di piede piatto che ho seguito.

Voglio riportare un'altro caso che ho seguito, di un bambino che doveva essere operato ai piedi.
Presentai la sua relazione al convegno di aggiornamento all'Istituto Duchenne nel Dicembre 2009.
Il bambino sarebbe stato operato proprio nel mese di Dicembre 2009.
Io mi opposi con tutte le mie forze e tutti i miei mezzi a disposizione a questa cosa e fortunatamente la mamma decise di non operarlo, andando contro anche alla volontà del padre, il quale riteneva che l'operazione fosse necessaria.
Vedrete il filmato che girai a dicembre 2009 e che detti al padre per provare a convincerlo del fatto che si sarebbe potuto evitare l'intervento, e poi il filmato che girai a distanza di un anno circa (quindi Dicembre 2010) per dimostrare che il piede del bambino funzionava benissimo e l'arco plantare era praticamente perfetto.
In conclusione l'intervento sarebbe stato assolutamente inutile!!!!
L'intervento sarebbe stato eseguito da un chirurgo di Firenze.
Buona lettura.



Giacomo passa la prima visita a Firenze all’Ospedale Pediatrico Meyer in data 06/03/2007 sotto consiglio della pediatra la quale si accorge che i piedi di Giacomo hanno qualcosa che non va.
La diagnosi è : piede cavo valgo con notevole pronazione e iniziale alluce valgo si propone ginnastica correttiva per un anno e controllo tra un anno in caso di pronazione persistente vi è indicazione alla correzione chirurgica con endortesi senotarsica riassorbibile.
I genitori sono di parere contrastante: la mamma vuole tentare la strada della ginnastica mentre il padre (medico chirurgo) lo avrebbe fatto operare subito.
Giacomo inizia a frequentare la palestra ad Aprile 2007 solo una volta alla settimana perché lo stesso medico dell’Ospedale Meyer aveva suggerito l’attività sportiva del karate come aiuto alla soluzione del problema.
Alla visita di controllo di un anno dopo (Marzo 2008) il medico afferma che la situazione è migliorata ma deve comunque continuare il lavoro sia per quanto riguarda l’attività sportiva che la ginnastica correttiva.
Di comune accordo con la mamma decidiamo di intensificare il lavoro della ginnastica e far frequentare a Giacomo la palestra 2 volte a settimana.
Arriviamo a Marzo 2009: all’ultimo controllo il medico dell’Ospedale afferma che la situazione è peggiorata e dichiara che a questo punto si rende necessario l’intervento da programmare per fine 2009.
La mamma decide di sentire un altro parere: Giacomo viene visitato all’ospedale Gaslini di Genova (Maggio 2009), dove il medico afferma che al momento non vede la necessità di sottoporre Giacomo all’intervento, eventualmente se in futuro i piedi di Giacomo avessero creato problemi si sarebbe potuto prendere in considerazione l’intervento.
A questo punto suggerisco di sentire anche il parere del Prof. Pecchioli , visita che avviene in data 04/06/2009 alla presenza di entrambi i genitori.
La diagnosi è: Presenta portamento rilassato, con piede valgo da lassità ligamentare, strabismo convergente di rotule, lieve anteversione dei colli femorali, dorso curvo già parzialmente irrigidito. Si tratta di paramorfismi ancora ben correggibili con della specifica ginnastica correttiva.[…] Non ci sono indicazioni chirurgiche per i piedi, perché si tratta di piedi deboli e non di piedi deformi. Controllo a Gennaio .
I genitori decidono di non intervenire e di proseguire con la ginnastica.
Il padre però non è ancora convinto, anche perché la pediatra di famiglia (di cui hanno molta fiducia) insiste nell’affermare la necessità dell’intervento, negando i miglioramenti ottenuti dai piedi di Giacomo.
A metà Novembre la mamma riceve una telefonata dall’ospedale Meyer dove la informano che in data 01/12/2009 Giacomo avrebbe dovuto passare la visita pre-anestesiologica per poi essere operato a metà Dicembre.
I genitori di Giacomo prendono posizioni diverse: la madre decide di non voler operare il figlio, mentre il padre è convinto che l’operazione sia l’unica soluzione possibile.
Per provare a convincere il padre decisi di fare un video per dimostrargli i progressi ottenuti da Giacomo con la ginnastica, considerato il fatto che non si era mai interessato al lavoro svolto in palestra dal figlio.

Questo è il filmato che girai, precisamente in data 18/11/2009:





Vedendo il filmato il padre cedette alla volontà della moglie e decisero, di comune accordo, di rimandare l'intervento, con l'eventualità di affrontarlo l'anno successivo.

Un anno dopo, esattamente il 09/12/2010, feci delle foto ai piedi di Giacomo e girai un nuovo filmato.



Assetto normale del piede



Assetto normale del piede visto da dietro



Autocorrezione



Autocorrezione vista da dietro



Alla richiesta di eseguire una elevazione in punta di piedi



Si noti il perfetto allineamento dei metatarsi con la tibia e la loro perfetta verticalizzazione

E questo è il filmato.





Non voglio esprimere alcun parere, lascio valutare a voi, senza nessun condizionamento da parte mia, le immagini che avete visto.
Secondo voi era assolutamente necessario l'intervento chirurgico?
Giacomo quest'anno tornerà di nuovo in palestra ed io farò di nuovo delle foto e magari anche un nuovo filmato, per dimostrare che a distanza di tre anni dalla data dell'eventuale intervento, i piedi di Giacomo siano assolutamente perfetti dal punto di vista funzionale!
Avrei il piacere che le foto e i filmati venissero visti dal chirurgo e dalla pediatra che volevano assolutamente operare Giacomo, ma mi rendo conto che questo non avverrà mai...
E poi anche se le vedessero sono sicuro che rimarrebbero della loro opinione...
Hanno già negato l'evidenza una volta non vedo perché non dovrebbero farlo una seconda...

Conseguenze del trattamento chirurgico della scoliosi a lunga distanza di tempo. (video)

Nel post precedente riportai una delle relazioni che il Prof. Marco Pecchioli presentò al XIII Congresso Nazionale della S.I.E.F. tenutosi a Lido di Camaiore l'8 e il 9 Novembre 2008.
Ad un certo punto nel suo intervento si parlava del fatto che in casi in cui le anche di una persona fossero "rigide" in termini di mobilità articolare, fosse controindicato artrodesizzare la colonna vertebrale di un soggetto anche se gravemente scoliotica.
A tal proposito si riportava l'esempio di una persona, le cui anche erano estremamente rigide per esiti di morbo di Perthes, e delle problematiche che questa persona aveva riscontrato in seguito all'intervento.
Aggiunsi tra parentesi che avrei fatto vedere in un post successivo il filmato relativo a questa persona.
Nel filmato seguente vedrete il caso di questa persona.
Il filmato dura circa 7 minuti ed è parte dell'intervento del Prof. Pecchioli al Congresso relativo alla sua relazione sulle "Conseguenze del trattamento chirurgico della scoliosi a lunga distanza di tempo".
Nei primi 5 minuti circa vedrete i casi di altre due persone operate e delle conseguenze subite con il passare degli anni.
In particolare una di queste persone (sulle radiografie si legge il nome Tiziana) è stata operata a 14 anni: valutate voi, dalle radiografie che vedrete ed anche se riterrete di non avere le competenze adeguate, se quella era una scoliosi tale da richiedere l'intervento chirurgico...a voi la parola.
Gli ultimi 2 minuti circa di filmato invece mostrano le immagini relative alla persona di cui parlavo prima.
Vengono mostrate le radiografie relative alle sue anche e successivamente si vede la persona stessa che prova ad alzarsi da terra ma non vi riesce a causa della rigidità articolare delle sue anche e all'intervento chirurgico di artrodesi subito alla colonna vertebrale.
Mi dispiace che l'audio non sia il massimo, ma credo che le immagini parlino da sole...
Lascio a voi tutte le valutazioni del caso...
A presto.